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Spett.le Dipartimento X-Ambiente; Dipartimento XII- Opere Pubbliche e Manutenzione

roma6tu è uno spazio web a disposizione dei Cittadini e degli Enti competenti per illustrare i provvedimenti in atto o in programma per la risoluzione dei problemi sollevati dai Cittadini. roma6tu pubblica sul proprio sito http//www.roma6tu.it sia le segnalazioni pervenute dai Cittadini, sia le proposte inviate da roma6tu agli Enti competenti, sia infine le risposte da questi inviate.
roma6tu invia la seguente segnalazione/proposta e rimane in attesa della V/s cortese risposta, individuata con il n. 18 dell'Archivio di roma6tu "Le Proposte". In caso di assenza di risposta la comunicazione verrà reiterata e lo stato della risposta continuerà ad essere monitorizzato sul sito nell'interesse della città.
Le foto inviate dai Cittadini sono visibili nell'archivio "E-mail con foto" del sito http//www.roma6tu.it
Cordialmente
roma6tu
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Oggetto Proposta: Un Piano per il Decoro Urbano

La città non è solo un'area di integrazione di servizi, è anche un ambiente di vita, dove il senso estetico e di piacevolezza dell'ambiente contribuisce in modo importante alla qualità della vita. Quali aspetti offendono maggiormente il senso estetico e la piacevolezza della città ? Un elenco certamente incompleto, a prescindere dagli aspetti urbanistici e dalle grandi opere, trova ai primi posti: escrementi ed annaffiature degli animali; strade e marciapiedi squarciati, rattoppati o mal ripristinati; scritte deturpanti dei writers; facciate cadenti degli edifici; affissioni e striscioni e abusivi; opere pubbliche con finitura scadente; manutenzione insufficiente delle opere pubbliche; scarsa presenza di piante e fiori su facciate e balconi.
D i questi aspetti ci si ricorda solo di tanto in tanto e questo non rende credibili le azioni intraprese. Per essere credibili bisogna superare l'insufficienza e la sporadicità degli interventi, dichiarare una battaglia di civiltà organica e generalizzata, far appello ai cittadini. Questo significa attuare un piano complessivo d'intervento, che dovrebbe includere i seguenti punti di azione:

  • porre clausole che difendano la qualità dell'ambiente sia nei contratti di esecuzione e manutenzione delle opere pubbliche (edifici, viadotti e quant'altro devono contemplare nel progetto anche requisiti estetici delle opere), sia nelle autorizzazioni per i lavori effettuati dalle società di servizio (non è possibile che si squarcino strade e marciappiedi, lasciandole rattoppate per mesi e poi sistemandole in malo modo come avviene attualmente);
  • attrezzare in tutta la città centinaia di piazzole verdi per gli escrementi liquidi e solidi dei cani (quelle attuali sono del tutto insufficienti), che producono un degrado enorme della città; approntare i servizi di assistenza necessari, con multe ed tasse per compensare il costo dei servizi;
  • intervenire prontamente contro i writers, con imposizione di multe e dell'obbligo di servizi civili straordinari a carico degli "artisti";
  • sorvegliare i luoghi di riunione delle attività commerciali e di assistenza (mercati, mercatini, mense, giardinetti, ecc) e le zone limitrofe;
  • liberare i marciapiedi dall'occupazione dei motorini e rimuovere le carcasse di ciclomotori ed auto parcheggiate nella città;
  • effettuare in tempi rapidi la piccola manutenzione delle opere pubbliche (la mattonella rotta, il cartello piegato, la panchina divelta, ecc);
  • intervenire per la sistemazione degli edifici parzialmente crollati e lasciati a vista in completo abbandono (aree Bambin gesù, p.zza Vittorio, v. Merulana, ecc);
  • limitare e migliorare la qualità della pubblicità effettuata con striscioni ed affissioni; lottare con fermezza contro l'abusivismo;
  • promuovere la cultura e la cura del verde e dei fiori nelle abitazioni e negli edifici.

    Il lungo elenco richiede l'adozione di provvedimenti strutturali: la messa a punto di un Piano per il Decoro Urbano (PDU); l'istituazione di un Ufficio centralizzato per la cura del Decoro Urbano, incaricato dell'attuazione del PDU; la creazione, con l'aiuto e la collaborazione delle Associazioni e dei Cittadini, di un gruppo di Vigilanza Urbana per il Decoro della Città, in cui potrebbero confluire gli addetti per la vigilanza del verde, delle corsie dei bus, ecc.

Segnalazioni inviate dai Cittadini

Ancora ben visibili le brutture della guerra-In molte città europee vi sono luoghi in cui le brutture della guerra sono talvolta mantenuti simbolicamente visibili a futura memoria. A Roma questo valore simbolico sembra decisamente mancare, e, a distanza di molti anni e malgrado olimpiadi e giubilei, molti edifici distrutti sono tenuti abbandonati, al solo apparente scopo di puntellare gli edifici adiacenti. Basta guardare da p.zza della Rovere in direzione dell'ospedale del Bambin Gesù; in p.zza Vittorio verso sud; all'incrocio di via Merulana e v.le Manzoni, in prossimità della ASL, ecc. Si tratta di brutture che andrebbero curate, così come è stato fatto con buon esito all'altezza di v. S. Filippo Neri, in prossimità del lungotevere: un modello da adottare, nell'interesse di chi vive in prossimità o transita in quei siti centralissimi, e anche a dimostrazione di una recuperata consapevolezza civica e storica.

Il marciapiede è interrotto da anni ostacolando la circolazione e i pedoni. La vista laterale dei vani ricorda un'atmosfera post-bellica- Sulla V.Merulana, incrocio con V.Galilei il marciapiede è inagibile a memoria d'uomo per più di 20 metri, presubilmente per il timore di distacchi dalla facciata. Le transenne, messe a difesa dei pedoni, sono quanto mai labili e insicure per venire incontro alle esigenze degli automobilisti in cerca di parcheggio, che le adattano continuamente alle loro necessità. Sulla facciata fa bella mostra di se un lastrone di marmo con su scritto "Comune di Roma". Spostandosi di lato, rispetto alla facciata, si vede un paesaggio urbano apocalittico che ricorda la guerra. Dal lato opposto, su V. Galilei, uffici della ASL/RMA. Sono in corso i lavori di ristrutturazione della contigua sede del Dipartimento per le Politiche Sociali, si provvederà a risanare anche la zona circostante ?

Il cancro dei marciapiedi- I marciapiedi di molte vie e piazze nella zona centrale della città, erano spesso lastricati con bellissimi lastroni in basalto. Alcuni dei lastroni erano fessurati o decisamente rotti, ma facevano comunque bella figura, davano un senso di solidità e di storia. Anzichè sostituire quelli rotti, o comunque recuperarli per altri usi, in epoca di giubileo si è preferito eliminare i vecchi lastroni e sostituirli con i ben più modesti basaltini. Il guaio è che dopo poco tempo alcune lastre, per lo più per un fondo difettoso, si rompono e nessuno prontamente li sostituisce. Il risultato è che "la malattia" si propaga alle lastre vicine e così in progressione geometrica. Si continua così senza manutenzione di sorta, fino al successivo rifacimento totale. A quando una solida cultura di manutenzione dei beni pubblici ?

Basaltini distrutti e rattoppati con il catrame !- All'inizio c'erano dei bei lastroni di basalto alti parecchi centimetri. Ce ne era qualcuno rotto, ma arriva il Giubileo e tutto il marciapiede viene lastricato interamente, anche se con basaltini più piccoli. Arriva una Telecom e fa uno scavo di 20 metri; chiude tutto con catrame e via. Un'arlecchinata ! Sono passati dei mesi: bisognerà attendere fino al prossimo Giubileo ?

I marciapiedi di P.zza della Repubblica- P.zza della Repubblica con gli ultimi interventi è tornata decisamente a nuova vita. Duole però dover constatare come nella P.zza molti tratti del marciapiede siano davvero disastrati. In particolare in prossimità dell'ingresso della metropolitana si vedono esiti di scavo rattoppati alla meglio, che ancora devono essere oggetto di ripristino, con grave danno al decoro e alla bellezza della piazza. Si spera si provveda al più presto.

Manca la manutenzione al mercato di P.zza Vittorio- Tutte le iniziative per migliorare la zona di P.zza Vittorio sono apprezzabili e vanno nella giusta direzione. Peccato però che la gestione quotidiana non sempre valorizzi gli sforzi che si fanno per rendere più accogliente la città. La piastrellatura del pavimento del nuovo mercato è saltata per vari motivi in moltissimi punti, ma nessuno si attiva per ripristinare la situazione qual'era all'epoca dell'inaugurazione. Il fatto che sia durata così poco e sia in condizioni così disastrose fa ritenere giustamente che i precedenti lavori non siano stati eseguiti a regola d'arte. Di chi sono le responsabilità ? Il degrado di immagine che deriva dalla vista dei molti rattoppamenti rattrista non poco e parla di disfunzioni della gestione passata o presente. Non si può fare qualcosa ?

Un decalogo per le mense pubbliche- Le mense pubbliche svolgono una importante funzione di solidarietà verso i cittadini e le persone in difficoltà e vanno accolte con spirito di tolleranza e comprensione. Rappresentano anche dei momenti critici per l'ambiente ed i rapporti con i cittadini; richiedono quindi una particolare attenzione da parte delle Istituzioni e di chi è incaricato dei pubblici servizi, affinchè questo momento di solidarietà non diventi, motivo di degrado e di pericolo per le aree circostanti. Sarebbe allora utile stabilire un decalogo di regole essenziali per la loro gestione interna ed esterna. Tali regole dovrebbero riguardare la disponibilità di spazi al coperto per l'attesa, il consumo dei cibi ed i bagni; la dotazione adeguata di cassonetti; la sorveglianza di vigili o ausiliari negli orari di apertura, ecc.. Solo così si eviterebbero i fenomeni di degrado che spesso gravano nelle vicinanze, così trasformate in zone in bivacco, pattumiere e bagli a cielo aperto.

I Mercati e i mercatini di S. Giovanni- Tra la statua di S. Francesco, la porta S. Giovanni e il giardino di V. Carlo Felice si tiene al mattino un piccolo mercatino più o meno spontaneo. Di per se nulla da dire, se non fosse che quando il mercato si scioglie, non rimanessero tracce pesanti di immondizia e cartacce. Cose simili avvengono anche nella parte opposta della piazza, al giardino pubblico adiacente al mercato di V. Sannio, che le famiglie rinunciano a frequentare, perchè lasciato in uno stato di abbandono, malgrado rappresenti uno spazio di grande fascino e meritevole delle massime cure. La sorveglianza preventiva e il servizio di pulizia dell'AMA dovrebbero essere intensificati nei giardini e nei luoghi dove si tengono mercati, mercatini, mense pubbliche o altre cose di questo genere.

Le vie delle cacche- Gli animali fanno ormai parte delle famiglie e rappresentano fonti importanti di compagnia, affettività e tolleranza. Tuttavia accade ancora troppo spesso che le nostre strade, i nostri portoni, le nostre auto diventino il luogo ed il bersaglio dei bisognini di questi amabili parenti acquisiti. Spesso i loro padroni, per evitare le strade principali troppo frequentate, preferiscno condurre i loro animali in vie più appartate, spesso con prevalenza di edifici pubblici o religiosi e meno edifici di abitazioni. Il risultato è che alcune strade centrali, spesso le sole un pò più tranquille per i pedoni, diventano vere e proprie vie delle "cacche" ove si pratica lo slalom cittadino. Perchè non riservare a queste strade così declassate un pò più di attenzione per frequenza e modalità di pulizia ?

Piazza Esedra: la piazza delle cacche- Facendo seguito alla segnalazione la via delle cacche, occorre dire che esiste anche una piazza delle cacche: Piazza Esedra! Una delle più belle piazze di Roma di recente restituita al primitivo decoro è infestata dagli escrementi degli uccelli che ne impediscono la frequentazione. Sui marciapiedi e sotto gli alberi che li ombreggiano nelle vie adiacenti è costantemente depositato un tappeto di escrementi che li rendono scivolosi, poco igienici, decisamente maleodoranti. Difficile proporre un rimedio che non sia tacciato di antiecologismo, tuttavia una maggior pulizia dei marciapiedi e delle aiuole circostanti non potrebbe che migliorare la situazione.

Writers al lavoro, come i cagnetti- Mi si dice che il figlio del mio avvocato che ha un reddito annuo nettamente superiore al milione di Euro sia un noto writer di Roma. Mi è capitata l'occasione ghiotta di incontrare una pattuglia di writers camminando in centro. Era costituita da due ragazzi e da una ragazza, tutti sui vent'anni e molto ben curati nei vestiti e nei modi. Uno di essi aveva la bonboletta nascosta sotto la giacca e ogni dieci metri, mentre passeggiavano e chiacchieravano, con fare discreto ed elegante la tirava fuori appena un attimo per applicare con abile rapidità e circospezione, una sua piccola sigla sui muri, proprio all'ingresso dei poltroni. Ho potuto interloquire, sia pure brevemente, nel tentativo di capire. Quel giovane riteneva che questa fosse una nuova arte. A me hanno fatto l'impressione di giovani annoiati che cercano di fare qualcosa per dimostrare a se stessi un qualche coraggio di esistere. Nel modo di fare mi hanno ricordato quei cagnetti, che portati a spasso dai loro padroni nelle loro uscite mattutine e serali, provano gran piacere ad annaffiare ogni giorno, con un piccolo getto, decine e decine di portoni, alberelli, muri, automobili. Questi writers o sono dei poveracci, e lo si vede in genere dalla grafia altrettanto povera, o sono dei "fichetti", le cui famiglie si possono permettere di pagare senza problemi il diversivo dei loro pargoli, nel caso del tutto improbabile che vengano scovati. I writers sono tra noi e non si curano con la minaccia delle sole multe, che sono anzi un incentivo ad operare più intensamente. La lotta ai writers si fa solo con la sorveglianza, e stabilendo che chi deturpa la città, oltre alle multe, paga con idoneo servizio civile, cioè con la pulitura dei gabinetti, ad esempio di carceri e caserme. Quale migliore occasione di ispirazione per un'arte veramente rinnovata !

Le cancellate di P.zza Dante- I pali dei cartelli stradali e ancor più le solide cancellate degli edifici diventano spesso un economico attracco per proteggere motocicli e biciclette dai ladri. Basta una catena, e il gioco è fatto ! Un bell'esempio è il Palazzo delle Poste di P.zza Dante, che con la sua pregevole e robusta cancellata lunga oltre cento metri, offre abitualmente protezione a un gran numero di 2 ruote. Alcuni cicli e motocicli hanno qui trovato un luogo ove riposare in pace: lasciati appesi e incatenati in completo abbandono, sono ormai un pezzo di storia, non privo di fascino.

Motorini da rottamare abbandonati ovunque- Sono numerosi i reperti a due e quattro ruote nelle strade e sui marciappiedi della città! Ogni sostegno, paletto di cartelli stradali, cancellata grata o altro è buono per legarvi biciclette e motocicli. Non sarebbe il caso di organiozzare delle giornate della rimozione ? A chi compete ? Nel mio piccolo vi invio una foto, per segnalare un motorino da rottamare che staziona da sempre a v. Tasso, a poca distanza dal Museo della Resistenza.

Cassonetti senza pace ! - Molto spesso i cassonetti dell'AMA vengono spostati dai riquadri gialli loro dedicati, per essere spinti da automobilisti indisciplinati di traverso o altrove, spesso in mezzo alla strada o in prossimità delle curve, riducendo così pericolosamente spazi di manovra e visibilità. Non è possibile delimitare tali spazi, anzichè con la semplice vernice, con cornici in pietra che ne impediscano gli spostamenti ?

 

 

 

 

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